“Il giusto vivrà per fede”… Questo versetto dell’Antico Testamento (Abacuc 2:4) è citato tre volte nel Nuovo Testamento (Romani 1:17, Galati 3:11, Ebrei 10:38).
È stato il punto di partenza della Riforma in Germania nel secolo XVI.Il monaco Martin Lutero, tormentato dal sentimento dei propri peccati, si era recato a Roma a piedi per tentare di mettere in pace la sua coscienza. Mentre stava salendo in ginocchio la Scala Santa, gli venne in mente questo versetto e ne fu colpito; e capì di sbagliare strada cercando una salvezza che era stata garantita, già molti secoli prima, dal sacrificio di Gesù alla croce. Egli realizzò che era inutile sforzarsi di meritarla, quando Gesù Gesù l’aveva acquistata al suo posto e gliela offriva gratuitamente.
Provò allora un’immensa gioia e una pace profonda.
Da allora la sua vita fu trasformata. Non gridò più, come faceva un tempo a Erfurt: “I miei peccati, i miei peccati! Chi mi libererà dai miei peccati?”
Se, come Lutero, ti senti schiacciato sotto il peso delle tue colpe, basta che tu ti rivolga a Gesù Cristo e accetti con fede quello che dice la Sua Parola: “Egli (Gesù) ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce” (1 Pietro 2:24).
Dio perdona chi crede!
“Il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore” (Romani 6:23).
Pierluigi Luise – Milano (Tratto da Il Messaggero Cristiano)